[BES] Come apprende un bambino con DSA?

Apprendimento

I bambini che hanno un DSA prediligono un apprendimento visivo (Visual Learning) basato sulla memoria visiva, sull’impiego di immagini e le memo-tecniche di visualizzazione.

Curiosità: All’università io stesso ho fatto uso di alcune memo-tecniche per ricordare le informazioni degli esami.
Riporto una tecnica visiva di base giusto per capire meglio di cosa stiamo parlando. Per memorizzare una sequenza di numeri posso ripetere il numero 768432 più volte oppure posso inventare una breve storiella in cui una falce (7) fa scoppiare un palloncino (6) che era tenuto in mano da un pupazzo di neve (8) seduto su una grande sedia (4) sotto la quale c’era un gabbiano (3) che volava trasportando un cigno (2). Più la storia è colorata, esagerata ed emozionante più sarà facile ricordarla. La storia migliore del mondo è la mia storia. Visualizzandola più volte la registreremo nella memoria a medio termine. Ci sono memo-tecniche più adatte agli studenti con DSA e altre meno.

Canali e stili di apprendimento


Gli alunni con DSA incontrano maggiori difficoltà con il canale visivo-verbale in quanto basato sulla letto-scrittura. Il loro disturbo condiziona la preferenza nello stile di apprendimento, il più adatto risulta essere il visivo-non verbale. Le informazioni che passano attraverso questo canale vengono processate molto bene.

L’ascolto va allenato utilizzando gli audio-libri, la sintesi vocale e utilizzando strategie di lettura attiva con le orecchie.

Per quanto riguarda le capacità cinestesiche è possibile far prendere appunti grafici sfruttando gli indici dei testi, far esprimere gli studenti mediante degli esempi e quando possibile svolgere esercitazioni pratiche.

Ricordiamoci inoltre che chi ha un DSA di solito ha uno stile cognitivo globale pertanto fatica a cogliere le informazioni in sequenza ma riesce ad avere una visione d’insieme.

Prendere appunti

Possiamo proporre modi diversi di prendere appunti, ad esempio gli studenti possono scattare foto alla lavagna, registrare l’intera lezione o solo alcuni passaggi salienti e fare disegni che abbiano un significato personalizzato.

A volte è bene allenare all’uso dei colori e dei diversi tratti grafici per categorizzare i contenuti dei testi.

L’insegnamento verbale

Se nelle spiegazioni usiamo soprattutto parole e facciamo riferimenti al testo scritto l’alunno potrà sfruttare l’oralità dell’insegnante attraverso il canale uditivo ma verrà messo in difficoltà dai riferimenti al testo scritto.

L’insegnamento visuale

Se utilizziamo immagini, mappe, schemi, cartelloni e facciamo affidamento alle immagini per ricordare, l’alunno sfrutterà tutti gli elementi iconici attraverso il canale visivo-non verbale.

L’insegnamento globale

Se ci focalizziamo su un’idea generale dell’argomento stabilendo delle macro-relazioni permetteremo all’alunno di attivare le sue conoscenze pregresse per entrare nel contenuto con maggiore efficacia. Un approccio globale è ottimo per iniziare una lezione.

L’insegnamento analitico

Se iniziamo dai dettagli declinando singoli aspetti lo studente si troverà in difficoltà nel processare le informazioni in serie, per recuperarle potrà usufruire di mappe concettuali.

Conclusione

E’ importante che ciascuno di noi diventi consapevole del proprio stile d’insegnamento e sperimenti strategie diverse adatte anche agli studenti con DSA al fine di raggiungere un apprendimento significativo.

Lascio a voi la curiosità di scoprire gli insegnamenti di tipo sistematico e intuitivo. Vi consiglio infine la lettura di questo articolo: Di cosa hanno bisogno gli alunni con DSA.

Bibliografia: La Dislessia e i DSA, conoscere per intervenire. A cura di Giacomo Stella e di Luca Grandi.

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