[DIDATTICA] Lettoscrittura: Il modello di Frith (1985)

GRADUALITA’

Il modello di apprendimento della lettoscrittura inventato da Frith consta di quattro stadi evolutivi tra loro dipendenti e caratterizzati dall’utilizzo di alcune strategie specifiche. Le attività da proporre a scuola sono dunque graduate e vanno dal semplice al complesso.

1 FASE LOGOGRAFICA

Il bambino rappresenta le parole come insiemi di lettere prive di valore sonoro convenzionale. In questa fase il bambino riesce a scrivere il proprio nome e può riconoscere i nomi scritti dai suoi compagni.

Il nome viene considerato come un tutto unico, una sorta di ideogramma, che si può imparare visivamente a memoria.

2 FASE ALFABETICA

Il bambino capisce che le parole scritte sono delle rappresentazioni delle parole orali, capisce inoltre il valore sonoro delle lettere che unito alla capacità di segmentazione fonemica, permetteranno in poche settimane di imparare a leggere e a scrivere.

In questa fase la decifrazione avviene elemento per elemento, ovvero facendo corrispondere ad un fonema una sola lettera, il bambino si comporta come se il rapporto fra i suoni e segni fosse sempre 1 a 1.

3 FASE ORTOGRAFICA

Nella terza fase si acquisisce la capacità di scrivere tutte le parole che contengono fonemi “dipendenti dal contesto” e anche grafemi che richiedono più di una lettera (GN, GL, SC).

La strategia lettera per lettera ora non è più adatta, è necessario pertanto considerare anche il fonema che segue in quanto questo potrebbe influenzare il modo di scrivere il fonema.

Se chiedessimo di scrivere la parola pancia segmentandola un suono alla volta, potrebbe succedere che venga scritto “panca” utilizzando il suono “c” di ciliegia.

Ciò che va considerato è il contesto fonemico e l’unità di trascrizione diventa la sillaba.

4 FASE LESSICALE

Avviene il passaggio dal parlato allo scritto, passaggio impegnativo in quanto ci sono delle parole che si pronunciano nello stesso modo ma si scrivono in modo diverso a seconda del significato e del ruolo grammaticale, si chiamano parole omofone ma non omografe (HANNO e ANNO).

Come si fa ad individuare quando mettere l’H? Lo si capisce attraverso l’analisi del significato, ovvero del valore lessicale della parola, per tale ragione questa fase prende il nome di lessicale, in quanto per la corretta trascrizione è necessario considerare il lessico.

Il lessico viene coinvolto anche nella separazione delle parole. Nella trascrizione scritta del parlato è pertanto necessario individuare la parola come unità singola.

UNA BUONA DIDATTICA

Una buona didattica della lettoscrittura tiene conto delle caratteristiche della struttura della lingua, comincia il percorso a partire dalle parole più semplici (OCA, AGO) per poi procedere verso strutture più complesse, rispettando sempre i tempi e le capacità del bambino.

Le informazioni contenute in questo articolo sono prese dal libro “Le difficoltà dell’avvio alla lettoscrittura” a cura di Giacomo Stella, edito da Giunti Scuola.

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