Riflessione sulla lingua di Valentina Dolci
Essendo secondo me di fondamentale importanza, mi piace introdurre questa attività partendo da uno dei pensieri di Maria Montessori, riportato nel testo “La scoperta del bambino.
“l’umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi, fra cui i più urgenti sono quelli di pace e di unità, soltanto volgendo la propria attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino e allo sviluppo delle grandi potenzialità della personalità in corso di formazione”.
Scoprire il bambino significa conoscere le enormi potenzialità biologiche e psichiche di cui dispone. Tali energie, se aiutate a liberarsi, a emergere, possono produrre progressi straordinari nell’apprendimento.
Fondando la mia azione educativa sulla condivisione di tale pensiero, ho scelto sia la tipologia di attività che la predisposizione dell’aula, in maniera tale che i bambini si sentissero in grado di svolgerla e di controllarne la correttezza autonomamente, al fine di favorire la crescita della propria autostima.
La classe nella quale l’ho proposta è una prima elementare e diversi bambini presentavano difficoltà a livello comportamentale, logopedico, fonologico e grafico. Tenendo conto delle problematicità dei discenti e basandomi sulle indicazioni fornite dagli specialisti per i bambini in terapia, ho deciso di proporre un’attività ispirata al metodo Montessori.
Avendo frequentato un corso che mi ha permesso di conoscere questo metodo e svolto un tirocinio grazie al quale ho osservato la sua applicazione in classe, ho deciso di utilizzarlo, anche perché, quasi la metà degli alunni proveniva da una scuola dell’infanzia ad indirizzo Montessoriano.
Il primo passo è stato quello di pensare come organizzare la classe, ho scelto la disposizione per isole di lavoro, dove a gruppi di due, gli alunni hanno svolto la prima parte dell’attività, ovvero associare un’immagine alla parola scritta in un cartellino.
Al fine di superare le difficoltà relative al riconoscimento dei suoni e alla divisione in sillabe, la mia attività si è svolta così:
Ho fornito ai bambini 9 cartelline, con quattro immagini di oggetti ciascuna.
Ho prodotto le cartelline apportando una modifica.
Organizzazione aula e materiali
Invece di utilizzare solo il corsivo, come previsto dal metodo, e avendo durante l’anno presentato i tre caratteri contemporaneamente, ho formato tre lembi, contenenti ciascuno i cartellini con su scritti i nomi divisi in sillabe, sia nel carattere stampato maiuscolo, sia in stampatello minuscolo che in corsivo.
Ogni cartellina è una regola grammaticale e contiene termini con la loro divisione in sillabe
- La consonante sta con la vocale che segue;
- La M va sempre separata dalla P e dalla B;
- Le lettere che formano suoni complessi restano insieme;
- Le sillabe inverse non si separano;
- La S sta sempre insieme alla sillaba che segue;
- La vocale a inizio parola da sola può stare;
- La consonante ponte si separa;
- Le doppie si separano sempre;
- Il gruppo CQ va separato come se fosse doppia.
Associazione del termine scritto utilizzando i tre caratteri
In una prima fase, i bambini hanno associato l’immagine ai cartellini con i nomi.
Il un secondo momento hanno scritto con delle tessere, su di un tappetino verde caratterizzato da righe che simulavano il quaderno di prima. Gli alunni hanno collaborato tra loro in uno spazio predisposto denominato “scrittura con l’alfabetario mobile”.
Il controllo dell’errore è avvenuto in autonomia, infatti gli alunni hanno potuto confrontare la parola scritta da loro, con quella riportata sul cartellino.
Ho proposto l’alfabetario solamente con lo stile corsivo, al fine di stimolare l’associazione delle immagini con tale carattere.
Termini trascritti utilizzando il carattere corsivo
Una volta terminata la seconda fase, conoscendo l’attitudine dei bambini ad utilizzare i dispositivi informatici, ho predisposto un ulteriore spazio, l’angolo della scrittura con il tablet.
Utilizzando l’app consigliata da Francesco Valeriani, che simula la scrittura sulla sabbia, i bambini, a turno, hanno scritto la parola suddividendola in sillabe, nei tre caratteri.
Come già saprai Francesco ha a cuore la video-didattica, se ti interessa capire qualcosa in più su questo mondo, puoi scaricare il suo report e iniziare a produrre i tuoi video.
Anche in questa fase il controllo dell’errore è stato effettuato autonomamente dagli alunni, confrontando quanto scritto con il cartellino.
Trasferimento sul quaderno dell’attività svolta
Alla fine gli alunni hanno riportato l’attività sul quaderno.
Supervisione
Durante lo svolgimento, il mio ruolo è stato quello di supervisore, ho controllato il corretto svolgimento delle diverse fasi, restando “dietro”, in secondo piano, rispettando così l’operatività degli “attori in azione”, i bambini.
Verifica
La valutazione della lettura l’ho effattuata mentre i bambini leggevano i cartellini con le parole.
Per quanto riguarda la scrittura, ho chiamato alla lavagna gli alunni chiedendo loro di trascrivere un termine dividendolo in sillabe nei tre caratteri.
Successivamente li ho fatti leggere ad alta voce, chiedendo di coinvolgere il resto della classe, accompagnando la pausa originata dalla sezione con il battito delle mani.
Anche i bambini con difficoltà logopediche, fonologiche, grafiche e comportamentali hanno affrontato serenamente lo svolgimento dell’attività.
Il mio ruolo è stato quello di supervisore, osservatore, intervenendo solo per rassicurare gli alunni sulla correttezza del lavoro svolto.
Altre lezioni
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Progettazione che probabilmente verrà svolta dai tirocinanti iscritti all’Università degli Studi di Salerno durante la prossima sessione universitaria.
Per realizzare questa lezione sono state necessarie diverse giornate di lavoro, se ti è piaciuta, torna a trovarci o iscriviti alla Newsletter di Educo Essendo, riceverai subito un ebook sulla video didattica. Grazie di cuore.

Docente comune in ruolo, ho conseguito la Laurea in Scienze della Formazione Primaria e la Specializzazione nella didattica Montessoriana. Ho frequentato tre Master: “Lo sviluppo delle abilità linguistiche: la lettura e la scrittura”, “Il metodo Montessori” e “L’alfabetizzazione informatica nella scuola primaria”. Corsi conclusi: “ECDL”, “L’utilizzo didattico della Lim”, “European Informatic Passport”. Iscritta al corso di “Animatore Digitale”.