[DIDATTICA] Lo studio degli alunni inizia a scuola. Come possiamo aiutarli?

LO STUDIO INIZIA A SCUOLA

Quando ci troviamo ad affrontare un nuovo argomento non possiamo prescindere da quelle che sono le conoscenze pregresse dei nostri alunni, a questo punto l’insegnante che vuole essere efficace sa che affinché ci sia apprendimento significativo deve innescare la partecipazione degli allievi, può fare questo semplicemente portando l’attenzione alla pagina del libro, riflettendo insieme alla classe sugli indicatori sia testuali che extra-testuali.

UNA BUONA NORMA

Sarebbe una buona pratica quella di domandare: “Qual è l’argomento? Come fate a saperlo? Come l’avete trovato? Dov’è la risposta? In questo modo si stimolano la riflessione metacognitiva e la partecipazione attiva, due elementi fondamentali per l’apprendimento significativo.

IL BRAINSTORMING

Dall’analisi del titolo può scaturire un brainstorming, ovvero l’annotazione di tutte le idee e le riflessioni degli alunni in merito a questo argomento, ciò può essere fatto alla lavagna, al computer utilizzando un software di mappe e un videoproiettore (o uno schermo grande) oppure con il supporto della LIM.

Affinché il brainstorming sia efficace sono necessarie due condizioni:

  1. le idee vanno prodotte in totale assenza dell’aspetto valutativo
  2. le idee si formano attraverso la stimolazione e l’ascolto reciproco

Durante il brainstorming si nominano solitamente due figure:

  1. il segretario che annoterà le idee raccolte
  2. il trainer che avrà la funzione di ricordare le regole di ascolto e non di giudizio fornendo stimoli e suggerimenti quando il flusso di idee si interrompe. Potrà fare questo ad esempio utilizzando gli organizzatori anticipati dei quali vi parlerò nelle prossime uscite. Infine il trainer definisce il problema all’inizio e lo riprende strada facendo, evitando che il discorso si dirami troppo.

I DIVERSI STILI DI APPRENDIMENTO

Insegnare utilizzando in maniera sistematica gli organizzatori, definendo chiaramente le relazioni fra i concetti e presentando i contenuti in maniera creativa utilizzando immagini, video e quant’altro, può essere un modo efficace per la realizzazione di una didattica che tenga conto dei diversi stili di apprendimento.

COSA FA L’INSEGNANTE?

Durante l’attività di brainstorming l’insegnante interagirà con la classe al fine di chiarire eventuali dubbi, si confronterà indicando quali siano le informazioni più importanti e quali potrebbero essere oggetto di valutazione. Infine valuterà se i materiali a disposizione dello studente contengano tutte le informazioni importanti che saranno oggetto di valutazione.

QUALI SONO I MATERIALI UTILI PER LO STUDIO?

  • appunti orali della spiegazione (registrazione vocalica della sola spiegazione)
  • gli indici testuali del libro di testo
  • la prima bozza della mappa che può essere costruita singolarmente, in maniera collaborativa o comunitaria
  • le fotografie della lavagna o il materiale LIM
  • eventuali materiali forniti dall’insegnante come i riassunti, gli schemi, le mappe forniti solitamente in modo digitale (questa pratica è molto utile soprattutto per gli alunni DSA).
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