L’intervista
- Ciao Alessio! Grazie per aver accettato questa video intervista. Presentati brevemente dicendoci chi è Alessio. Cosa fai nella vita? Quali sono i tuoi hobbies?
Ciao a tutti, sono Alessio, un ragazzo che ama la solitudine ma non star da solo, la solitudine mi da la possibilità di capirmi e apprezzarmi invece l’essere solo vuol dire stare anche in mezzo a una folla di persone ma non sentirsi appagati. Nella vita lavoro come tecnico software e sono indipendente. I miei Hobby sono la musica in genere ma nella playlist ci sono parecchie canzoni che parlano di me e mi danno le risposte che molte persone no riescono a darmi, mi piace leggere sopratutto libri di storie vere, psicologia e mentalismo.
- Sei qui, soprattutto per parlare di un argomento delicato, ovvero il bullismo. Ti va di raccontarci la tua esperienza?
La mia esperienza è lunga ma la faccio breve, per vari problemi fisici abbastanza visibili ero emarginato, poco considerato dai compagni e a volte dalla gente, immersa di omertà e d’indifferenza dall’età dell’elementari sino alle superiori.
- A scuola com’era la situazione? Come si comportavano gli insegnanti con te e con i cosiddetti bulli?
Gli insegnanti ignoravano il problema facendomi passare per un ragazzo problematico, un’ottima scusa, cercando di far finta che quelle dei miei compagni fossero delle ragazzate. Beh, per loro manifestare il mio disappunto per essere chiamato handicappato di m…a significava fare dei capricci. Mi dicevano fai schifo, le ragazze mi evitavano. Un’esperienza da dimenticare, ma finché memoria mi rimane in vita sento ancora quella violenza psicologica.
- Quali sono i campanelli di allarme che dovrebbero allarmare un insegnante?
Spesso gli insegnanti non hanno gli strumenti umani e sensibili per sentire quali sono i campanelli d’allarme. Non c’è peggior situazione di questa: “ma noi non ci siamo accorti di niente, non pensavamo che il ragazzo/a fosse in difficoltà”. Non hanno quello spirito di capire. Le campanelle suonano ogni ora facendosi il cambio ma non sentono le campanelle di un disagio, e mi trovo in difficoltà nel sognare un insegnante che abbia il coraggio oltre che di sentire i campanelli d’allarme anche nello schierarsi con il bullo, invece mi pare che ci vorrebbe un bel corso di comunicazione. Manca la comunicazione.
- Cosa ti senti di dire a chi in questo momento sta vivendo una situazione simile a quella che hai vissuto tu?
Ragazzi vittime di bullismo incominciate a far sentire la vostra voce, la ruota gira per tutti. Non aspettate a leccarvi le ferite, e se non avete una famiglia solida, altro problema, cercate di recarvi in associazioni e centri riabilitativi nelle vostre città. Oppure tramite Social Network potete incontrare persone disposte a consigliarvi, ma se avete una base solida come la famiglia non fate gli eroi e parlatene con loro.
- Amare il prossimo nemico è qualcosa di veramente difficile da fare, data la tua maturità ti chiedo di mandare un messaggio anche a chi fa atti di bullismo. Te la senti?
Con il senno del poi dico che bisogna avere pazienza, perché un atteggiamento da bullo non nasce sempre per caso. Questi ragazzini sfogano le loro insicurezze sui più deboli. Indagate perché fanno ciò. Magari a loro volta hanno famiglie disastrate, delusioni forti. Non fate gli eroi, i bulli buttano tutto il loro male su noi vittime. Non li giustifico ma dico che anche loro sono vittime della loro vita stessa.
- Grazie per la tua disponibilità. per ultima cosa voglio darti la possibilità di inventare un aforisma, uno nuovo, inventato da te. Quale potrebbe essere?
A volte mi dicono tu stai troppo solo, tra me e me penso: “Voi state troppo con chiunque”. Della serie, per essere accettati non cambiate voi stessi diventando gradassi e bulli, piuttosto vittima e solo.
Considerazione
Le parole di Alessio toccano nel profondo, ci fanno capire quanto un ragazzo vittima di bullismo possa soffrire e quanto il silenzio degli insegnanti possa favorire questo fenomeno.
Mi sento di sottolineare le seguenti parole, ragazzi vittime di bullismo, comunicate, instaurate rapporti positivi con qualcuno, non con tutti, ma con qualcuno che sia disposto ad ascoltarvi. Non affrontate questa situazione da soli.
Alessio e la musica
Vi dedico una canzone: sono amante della musica: praticamente riassume chi sono e chi ero…. quando volete ascoltatela. Gli 883 hanno dato molte risposte che molte persone non sono state capaci di darmi.
883/Max Pezzali

Creatore di questo sito.
Laurea in Scienze della Formazione Primaria, Specializzazione per il Sostegno, Master in Tecnologie dell’Istruzione e dell’Apprendimento, Animatore Digitale EIPASS.
“Tutti siamo educatori”