Le TIC a scuola
Le TIC a scuola, se ne parla da tanto, a volte troppo. Si parla di un loro utilizzo consapevole, di una formazione funzionale degli insegnanti, di potenzialità dei vari mezzi informatici, di didattica integrata… Nella pratica quotidiana, cosa significa realmente portare in classe i mezzi informatici? Personalmente credo che il primo passo sia la conoscenza e la curiosità a conoscere, sia da parte dei docenti ma anche dei discenti.
Formiamoci
Durante l’anno scolastico appena concluso, ho frequentato il corso PON “Scegliere le strategie per la didattica digitale integrata nella Scuola della Società della conoscenza e dell’apprendimento”, con lo scopo di acquisire, oltre alla teoria, delle competenze pratiche sull’argomento. Ho ottenuto quello che cercavo! Attraverso una modalità laboratoriale e decisamente attiva, le docenti del corso ci hanno permesso di sperimentare sul campo alcune applicazioni gratuite e di semplice utilizzo a scuola, una scuola che, come sappiamo bene, non ha ancora compiuto il passo decisivo verso la digitalizzazione e la de-materializzazione, anche se con fatica ci sto provando.
I QR code a scuola
Nello specifico, quello che ha attirato maggiormente la mia attenzione è stato il QR CODE, per un motivo molto semplice e pratico: avrei potuto sperimentarlo entro poche settimane in classe e verificarne le effettive potenzialità. Devo riconoscere che sono un’insegnante “dai facili entusiasmi” e al termine di quella lezione è bastato uno sguardo con la collega che era con me e…facciamolo!
La sera stessa eravamo già al lavoro e nel giro di un paio di settimane il nostro progetto ha preso forma, con nostra grande soddisfazione e ovviamente orgoglio.
Il procedimento è stato più semplice di quanto possiate immaginare, di seguito gli step.
- Preparare il file da allegare al codice QR (si possono allegare vari tipi di file: testo, audio, immagini, link…).
- Scaricare sullo smartphone o sul tablet un’applicazione per generare i codici QR (io ho scaricato sullo smartphone “QR code generator”) e una per leggerli ovviamente (“lettore codice QR”).
- Seguire i vari passaggi indicati per generare un codice e allegarvi in file scelto.
Dopo aver compiuto questi passaggi, si stampa il codice e si distribuisce agli alunni, corredato da poche righe di istruzioni per il suo utilizzo.
Qual è lo scopo?
Certamente quello di incentivare gli alunni a utilizzare smartphone e tablet in modo costruttivo e a scopo didattico. Nel mio caso specifico, ho allegato al codice un file creato da me con un glossario illustrato di inglese, troppo corposo sia per essere stampato che per essere considerato un “compito per le vacanze”. Con questo sistema, al contrario, ho potuto sfruttare le potenzialità delle TIC per realizzare qualcosa di originale, innovativo (ma non troppo) e soprattutto di facile consultazione. Infatti, puntando la camera dello smartphone o del tablet direttamente sul codice, entro pochi secondi l’applicazione scaricata rimanderà ad un link e si aprirà in automatico il file che abbiamo allegato. Gli alunni (e anche i genitori, perché no?) potranno ripassare il lessico utilizzato durante l’anno senza dover rinunciare alla spiaggia e soprattutto senza doversi portare dietro libri o dispense varie (che tra l’altro si potrebbero rovinare). La mia collega invece ha collegato il codice a un video youtube esplicativo del metodo Bortolato, che utilizziamo in classe e che spesso è di difficile comprensione se non illustrato a dovere e con le dovute immagini.
Ieri, al momento della consegna del documento di valutazione, abbiamo presentato questa novità ai genitori, speriamo che l’esperimento sia efficace e funzionale allo scopo. Io continuo a studiare e a sperimentare nuovi modo di fare didattica!
Buon divertimento coi CODICI QR!
PS: un ringraziamento speciale alla mia amica e collega Cinzia Bocci che mi sostiene e mi accompagna in ogni esperimento, l’unione fa la forza!
Stella Franceschini, insegnante di scuola primaria.
